Il 48% degli italiani non ha mai perso una chiavetta, ma il 50% è consapevole che prestarne una sia un finanziamento a fondo perduto. Un sondaggio di Kingston Technology dimostra quanto questi drive siano effettivamente diventati indispensabili nella vita di tutti i giorni.
Tutti ne abbiamo almeno una. Molti di noi anche di più. Si prestano, non si restituiscono, si perdono, si trovano. Le chiavette USB rientrano a pieno titolo negli oggetti “must have” che non possono mancare sulla scrivania, nella borsa, nello zaino e nella valigetta ventiquattrore.
Una ricerca condotta da Kingston Technology, il più grande produttore indipendente di memorie al mondo, svela il rapporto tra gli italiani e questo piccolo gadget tecnologico che facilita la vita di tutti i giorni, sia a livello professionale che personale e al quale, a quanto pare, si fatica a rinunciare.
Che sia ormai un oggetto a diffusione globale lo dimostra quel 26% che possiede da una a 3 chiavette USB e quel 25% che ne ha addirittura più di 5. Il 13% non tiene nemmeno il conto di quanti drive gli gravitino attorno, mentre solo il 3,9% ammette di non averne nemmeno uno.
“Hai una USB che ti passo il file?”. Le chiavette sono sempre con noi. Ma dove le teniamo solitamente? Il 42% lascia le cose al caso e ammette di conservare le USB dove capita, a seconda dell’esigenza e dell’occasione, mentre per il 19% (immaginiamo siano donne) l’oggetto del desiderio si mescola nel marasma della propria borsa, tra gloss, cipria e fazzoletti. Il 13% preserva i drive nel cassetto della scrivania (meglio se sotto chiave!), al riparo dalla mano lesta dei colleghi. Le dimensioni ridotte consentono all’8% di tenerli nel taschino della giacca, mentre, grazie ai modelli con anello come il Data Traveler SE9 di Kingston Technology, il 7% li aggancia al portachiavi.
Il sondaggio svela una certa cura degli italiani nei confronti di questi oggetti tecnologici: a sorpresa, infatti, il 48% dichiara di non aver mai perso una chiavetta. Il 20%, invece, ha provato a smarrirli e li considera un po’ come i libri: sai quando li presti, ma non sai quando (e se!) li riavrai. L’11% preferisce non badare all’entrata e uscita di drive dalle proprie tasche, mentre il 13% ammette candidamente di perdere spesso le USB.
Dallo smarrimento al “furto” il passo è breve: il 50% dichiara di prestare le chiavette con la consapevolezza che sia un finanziamento a fondo perduto, mentre il 26% teme la beffa dei colleghi, abili bugiardi che promettono di restituire il drive non appena trasferito il file. Anche i/le fidanzati/e (24%) non sono da meno quando si tratta di intascarsi una USB.
“Le chiavette rappresentano un oggetto sempre più presente nella vita di tutti i giorni”, ha dichiarato Stefania Prando, Business Development Manager di Kingston Technology Italia, “e lo dimostra il fatto che il 25% degli intervistati dichiara di non potervi assolutamente rinunciare, mentre il 52%, consapevole del fatto che esistano altri sistemi di storage, considera i drive USB quelli più pratici e veloci. Kingston cerca di rispondere alla domanda con una vasta gamma di modelli, perfetti per incontrare le più disparate esigenze”, conclude Stefania Prando.
Press Release